A intervalli regolari loro hanno continuato a incontrarsi, all’inizio lui non era che un bambinetto!
Oggi quel bambino è quasi un uomo.
Ma anche lui a riguardarsi indietro, guarda all’epoca che pellina intorno agli occhi! Non una mezza zampa di gallina.
Ogni tre quattro anni lo chiamavano dall’ufficio di produzione e gli dicevano:
– Ehi Ethan, come sei messo nel fine settimana? Ci sarebbe da fare due riprese a Austin.
– Vai, non ti preoccupare, non c’ho un cazzo per le mani, passa il tempo e te non ci fai caso, se non fosse per questi film, eh?
– Eh già Ethan, ma su di te il tempo scivola, c’hai una pellina, eh?
– Già. Mi curo molto, uso delle creme.
– Ah sì, creme?
– Creme per il contorno occhi.
– Capisco. Nivea?
– No, macché, roba costosissima.
– Capito.
– Sì.
– Poi ti direi anche che ho come l’impressione che ci sono una decina d’anni, sì, direi dieci anni, in cui un uomo non cambia affatto.
-Mm
– Sono stato a Parigi, a girare un film tipo il vostro, solo diciamo più classico, un film romantico, l’hai visto?
– Quella storia prima o dopo dell’alba, qualcosa così Ethan?
– Sì, quella roba là.
– Esatto, uguale come con voi. Mi vedo squillare il telefono e so già di che si parla là. Si tratta di prendere un aereo e tornare a Parigi, io la amo, ci sei mai stato tu?
– Una volta Ethan, mi piacque molto, sì, ma pioveva sempre.
– Già. Comunque ti dicevo di questi dieci anni di sospensione del tempo nella vita di un uomo.
– Ecco che cosa mi dicevi
– Sì, vedi una donna verso i quaranta, anzi direi esattamente ai quarantadue ha un tracollo. Ma per l’uomo è diverso, te ne accorgi anche tramite quel vostro film. Patricia è esplosa! Io adoro Patricia, lo sai di noi? Beh, oggi sembra mia madre.
– Già, è sempre bella Patricia.
– Comunque anche io sono uno sfascio ultimamente.
– Non dire così, le tue creme miracolose.
– Non servono a un cazzo amico, guarda il film, guardateli bene, guarda come mi sono ridotto. Odio questi film, amo fare film, ma questi qua col tempo, questi no, li detesto.