Fogli sparsi

Senza chiavi senza telefono

Senza chiavi senza telefono
Uscito di casa ancora nel sonno
in lavanderia
a lasciare dei vestiti
delle feste di ieri
poi ho capito:
senza chiavi senza telefono.

Le chiavi, quelle sbagliate: del motorino
Il telefono: in carica
Sarei potuto tornare in lavanderia,
riprendere i vestiti macchiati
delle feste di ieri, e dire: ridatemi i miei soldi
Poi prendere un taxi, andare dall’altra parte della città
al lavoro di Diana.

E così ho fatto
senza la parte del ritorno in lavanderia.
Attraversare la città a piedi, di lunedì mattina,
per recuperare le chiavi
di casa, così da rientrare
in casa, e recuperare il telefono.

Stamani avevo detto a Diana: le hai preso le chiavi?
Lei aveva risposto di sì.
lo dovevo sapere che queste cose sono tipo maledizioni
che non si deve augurare né sperare nulla a nessuno
perché dopo succedono a te.

Senza chiavi senza telefono
basta così poco per uscire dal consorzio umano
camminare per la città facendo finta di nulla,
con un’aria civile, fasulla
aggrappato ad un posto in cui andare.
Poi ha iniziato a piovere.

Mi ero anche detto: vado subito
in lavanderia, così poi tutta la mattina libera
Per scrivere, alla scrivania, una poesia, fare le mie piccole cos-
Invece niente:
senza chiavi senza telefono
camminare sotto la pioggia
le chiavi del motorino
il telefono in carica.

Vado a recuperare il motorino,
che ho lasciato in stazione,
Dopo le feste di ieri
Poi col motorino andrò a lavoro di Diana, mi dico.
Ho incontrato Yuri il postino, ma aveva forato la bici
Che avrei dovuto dirgli? Dammi un passaggio?
Pioveva, lui stava lavorando, aveva questa mantellina rossa,
sembrava avesse indosso la tenda della doccia,
stava messo peggio di me.
Io ho fatto finta di non vederlo.

Senza chiavi senza telefono
quanto tempo ci vuole a non saper più chiaramente
che ore sono?

Camminare sotto la pioggia, è settembre, non freddo
Ma la felpa bagnata si attacca alla schiena, piove sempre più forte
Mi fermo sotto a un cornicione.
C’è un altro desperados
Solo che lui ha il telefono
Sta lì che guarda dei video
Guarderei anche io dei video, se avessi il telefono.

Poi sembra non smetterà mai, e io ricomincio a camminare
Senza chiavi, senza telefono
fino al motorino.
Vado al lavoro di Diana, sotto la pioggia.
E se lei non ci fosse? Piove ancora, suono il citofono
Quanto ci vuole a uscire dal consorzio umano?
A esser uno completamente stravolto, sotto a lavoro di Diana.

Lei scende a portarmi le chiavi,
io faccio finta di nulla
Un’aria solo lievemente
infastidita
Una cosa da nulla, le dico
Distrazione
Ma uscire di casa
senza chiavi senza telefono
Tanto basta a ricordare
che è un attimo.

mde

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