Perché il tecnico della lavatrice
fosse arrivato così presto
di giovedì mattina
rimane un mistero.
Secondo lui le porte telematiche
chiudevano alle sette mezzo
ma a quanto risultava a noi
un tecnico autorizzato
sarebbe potuto entrare
a qualsiasi orario.
Forse amava alzarsi presto?
Più che tecnico della Ditta Angelini
sembrava un moschettiere francese
per il pizzetto lasciato scoperto
per bere il caffè
e aveva il modo di camminare specifico
di un uomo in grado di sollevare lavatrici.
Mentre Diana si asserragliava in camera
per lavorare, io rimanevo intorno
al tecnico moschettiere
dalle gambe larghe per sollevare lavatrici
e gli offrivo un caffè,
prima che smontasse il piano cottura.
Forse, mi dicevo, oltre che tecnico
e moschettiere
era anche buddista
perché nonostante intorno a lui
niente andasse bene
il piano cottura di quattro centimetri,
lo spazio disponibile solo di tre
la lavatrice nuova
che manifestava ulteriori problematiche, lui,
il tecnico Angelini, era di un fatalismo
commovente, piccolissime bestemmie
lievi, mentre io continuavo a ciondolargli intorno.
Capivo dalla sua prossemica
che non lo stavo aiutando, per questo
me ne andavo in salotto a leggere dei racconti
di un amico, che da tempo rimandavo.
Lui stava là che bestemmiava con dolcezza
e io leggevo i racconti dell’amico
e mi sentivo, rispetto al tecnico,
un po’ lontano dalla vita.
Mi sentivo lontano
e vicino al contempo, come di lì a un’ora
dentro gli Uffizi, tornato a visitarli
dopo tanti anni, per la pandemia.
Mi commuovevo
guardando i coniugi di Urbino
e le uniche persone intorno a me
erano i guardiani del museo
che si addormentavano
nella sala di Niobe
sulle loro sedie scomode,
ma con il caldo
dei condizionatori
e il silenzio degli Uffizi
quasi vuoti.
Una guardiana telefonava a casa
al Sud, sembrava dall’accento
dentro la stanza dei fiamminghi
e io cercavo di carpire scampoli di conversazione.
Qualcuno aveva fatto o detto
qualcosa che non riguardava il padre
di Durer,
ma un parente o un vecchio amore
della guardiana.
Il tecnico della Ditta Angelini,
mobili-a-incasso-e-cucine
non aveva niente da ridire
che leggessi dei racconti di un amico
di giovedì mattina.
Neanche i guardiani degli Uffizi,
sembravano giudicarmi per il mio cappotto blu,
alcuni dormivano,
altri sembravano felici
che il direttore Schmidt
fosse in viaggio di lavoro,
in Germania o chissà dove.
