Giocano a scacchi nel cortile di Motor City. Un gelsomino notturno e il canto dei grilli, come una notte estiva. Fumiamo un sigaro, rubato al coinquilino danese, beviamo un bicchiere di Talisker Dark Storm, possibile che siamo noi questi? Gli stessi del capodanno alle Regine, delle forche in fumetteria, dell’inter rail? Fermati, dice Flavio, di fronte alle mosse che portano Manuel ad assumere il controllo del centro della scacchiera, e di conseguenza, della partita. Fermati, fermati, dice Flavio a Manuel, vai troppo in fretta. E mi sembra che parli del tempo in generale, invece che degli scacchi.

foto di Lorenzo Ferroni