Category Archives: Cartoline da Sibari
Michel
Michel il polacco, Michel il maltese e adesso Michel il belga. Continua a leggere
Visioni
Il miraggio qui a Sibari non sono le oasi nel deserto, ma trovare un parcheggio nel Mall più grande al mondo. Continua a leggere
Libri in valigia
Leggendo Verdi colline d’Africa, ritrovo una scritta che non ricordavo di aver scritto mai:
“Basta. Questo libro ha chiuso con me”.
Oggi il libro lo trovo splendido, perfetto, post-moderno. Continua a leggere
Essere esistenzialisti a Dubai (Etre existentialiste à Dubai)
C’è un uomo che piega i miei asciugamanini nel bagno, al centesimo piano, c’è un uomo che piega gli asciugamanini nel bagno, Cristo, è un uomo. Continua a leggere
Tutto questo ha un prezzo enorme
Il simbolo di Sibari, se poi un simbolo si volesse trovare, non sarebbero i grattacieli altissimi, ma i pulmini pieni e vuoti di operai, pulmini che li trasportano dai cantieri alle periferie in cui vivono, e viceversa. Vuoti, se li hanno scaricati, pieni se è finito il turno.
Sono i pullman con gli operai, il simbolo di Sibari.

foto di Lorenzo Ferroni
Menù
Dopo aver attraversato l’enorme hall, dentro l’hotel cinque stelle rivestito in marmo di Carrara, situato al termine dell’isola artificiale a forma di palma, superate le gigantesche centrali di condizionamento dell’aria, seduti a un tavolino a bordo piscina e altri hotel sullo sfondo, abbiamo parlato del mese che verrà, dei nostri conti in rosso, di come sarà cibarci soltanto di riso e patate.

foto di Lorenzo Ferroni
Manuel
Manuel da quando vive e lavora qui a Sibari è cambiato. Sicuro di sé lo è sempre stato. Elegante, anche. Si muove con disinvoltura verso la concierge di un Hotel cinque stelle, poi ci lascia al bar vicino alla piscina, che lui ha un meeting di lavoro. Continua a leggere
Flavio
Flavio in una vita precedente forse era un indiano. Continua a leggere
Manuel & Flavio
Giocano a scacchi nel cortile di Motor City. Un gelsomino notturno e il canto dei grilli, come una notte estiva. Fumiamo un sigaro, rubato al coinquilino danese, beviamo un bicchiere di Talisker Dark Storm, possibile che siamo noi questi? Gli stessi del capodanno alle Regine, delle forche in fumetteria, dell’inter rail? Continua a leggere