C’è una malia che coglie chi si trovi a passare da Sibari o chi viva qui per un periodo della sua vita. Quando riparte o si trasferisce altrove, comincerà a provare nostalgia.
Delle camicie lavate e stirate da qualcuno altro, per quasi nulla. Del cibo libanese, portatoti a casa ancora fumante, per una cifra irrisoria. Per i taxi sempre disponibili, ad ogni ora del giorno e della notte, sempre per quasi nulla.
Vivere altrove risulterà così ingiusto, sbagliato: Dove sono le mie moto d’acqua?

foto di Lorenzo Ferroni